NASpI e DisColl: cumulabilità con il servizio civile
Le prestazioni di NASpI e DisColl si possono cumulare con i compensi percepiti dai volontari di servizio civile nazionale.
Le indennità di disoccupazione NASpI o DisColl sono compatibili senza alcuna riduzione con i compensi riconosciuti ai volontari del servizio civile. Lo ha affermato recentemente l’INPS, nel messaggio n. 1800/2022, modificando quanto già disciplinato con la circolare n. 142 del 2015.
Finora, infatti, a seguito di quanto disposto dal decreto n. 77/2002, l’INPS aveva concesso la possibilità di cumulare il compenso da servizio civile con la prestazione di disoccupazione, ma con la riduzione della stessa nella misura pari all’80%.
È il Dlgs. n. 40 del 2017 ad aver in seguito abrogato il sopracitato decreto e stabilito che il rapporto di servizio civile universale non è assimilabile ad alcuna forma di rapporto di lavoro subordinato o parasubordinato e non comporta la cancellazione dalle liste di collocamento o di mobilità.
Per questa ragione, vista la nuova e diversa qualificazione dei compensi riconosciuti ai volontari del servizio civile e la possibilità di cumulare pienamente la prestazione di disoccupazione con i già menzionati compensi, l’INPS chiarisce che i beneficiari delle prestazioni NASpI o DisColl non sono quindi tenuti ad effettuare alcuna comunicazione all’Istituto in merito allo svolgimento del servizio civile e al relativo compenso annuo percepito. Precisando, infine, che le prestazioni di disoccupazione, che negli anni passati sono state ridotte a causa dello svolgimento del servizio civile, possono essere riliquidate, previa istanza di parte.
Le prestazioni di NASpI e DisColl si possono cumulare con i compensi percepiti dai volontari di servizio civile nazionale.
Le indennità di disoccupazione NASpI o DisColl sono compatibili senza alcuna riduzione con i compensi riconosciuti ai volontari del servizio civile. Lo ha affermato recentemente l’INPS, nel messaggio n. 1800/2022, modificando quanto già disciplinato con la circolare n. 142 del 2015.
Finora, infatti, a seguito di quanto disposto dal decreto n. 77/2002, l’INPS aveva concesso la possibilità di cumulare il compenso da servizio civile con la prestazione di disoccupazione, ma con la riduzione della stessa nella misura pari all’80%.
È il Dlgs. n. 40 del 2017 ad aver in seguito abrogato il sopracitato decreto e stabilito che il rapporto di servizio civile universale non è assimilabile ad alcuna forma di rapporto di lavoro subordinato o parasubordinato e non comporta la cancellazione dalle liste di collocamento o di mobilità.
Per questa ragione, vista la nuova e diversa qualificazione dei compensi riconosciuti ai volontari del servizio civile e la possibilità di cumulare pienamente la prestazione di disoccupazione con i già menzionati compensi, l’INPS chiarisce che i beneficiari delle prestazioni NASpI o DisColl non sono quindi tenuti ad effettuare alcuna comunicazione all’Istituto in merito allo svolgimento del servizio civile e al relativo compenso annuo percepito. Precisando, infine, che le prestazioni di disoccupazione, che negli anni passati sono state ridotte a causa dello svolgimento del servizio civile, possono essere riliquidate, previa istanza di parte.
